Lungo il XIX secolo tra Torino Palermo e Parigi troviamo una satanista isterica un abate
che muore due volte alcuni cadaveri in una fogna parigina un garibaldino che si chiamava
Ippolito Nievo scomparso in mare nei pressi dello Stromboli il falso bordereau di Dreyfus per
l¿ambasciata tedesca la crescita di quella falsificazione nota come I protocolli dei Savi
Anziani di Sion che ispirerà a Hitler i campi di sterminio gesuiti che tramano contro i
massoni massoni carbonari e mazziniani che strangolano i preti con le loro stesse budella un
Garibaldi artritico dalle gambe storte i piani dei servizi segreti piemontesi francesi
prussiani e russi le stragi in una Parigi della Comune dove si mangiano i topi colpi di
pugnale orrendi e puteolenti ritrovi per criminali che tra i fumi dell¿assenzio pianificano
esplosioni e rivolte di piazza barbe finte falsi notai testamenti mendaci confraternite
diaboliche e messe nere. Ottimo materiale per un romanzo d¿appendice di stile ottocentesco tra
l¿altro illustrato come i feuilletons di quel tempo. Ecco di che contentare il peggiore tra i
lettori. Tranne un particolare. Eccetto il protagonista tutti gli altri personaggi di questo
romanzo sono realmente esistiti e hanno fatto quello che hanno fatto. E anche il protagonista
fa cose che sono state veramente fatte tranne che ne fa molte che probabilmente hanno avuto
autori diversi. Ma chi lo sa quando ci si muove tra servizi segreti agenti doppi ufficiali
felloni ed ecclesiastici peccatori può accadere di tutto. Anche che l¿unico personaggio
inventato di questa storia sia il più vero di tutti e assomigli moltissimo ad altri che sono
ancora tra noi.