Secondo la maggior parte dei critici la fortuna di Manzoni in Gran Bretagna e negli Stati
Uniti è stata molto limitata. Ma questo volume che tratta della ricezione manzoniana nei paesi
anglosassoni nell'Ottocento cerca di ridimensionare l'interpretazione tradizionale della
'sfortuna' presentando numerosi documenti dai quali si evince che le opere di Manzoni erano
lette e spesso anche apprezzate. Nell'Inghilterra romantica e vittoriana le testimonianze più
evidenti della fortuna di Manzoni comprendono due recensioni di Mary Shelley e alcune fictions
(di autori come Bulwer Lytton ed Elizabeth Gaskell) che alludono ai Promessi sposi. Negli Stati
Uniti spiccano i riferimenti a Manzoni in alcune conferenze di Emerson e negli articoli di
Margaret Fuller. Inoltre non va dimenticato il ruolo degli esuli politici del Risorgimento che
attraverso l'insegnamento dell'italiano e la pubblicazione di recensioni contribuirono (anche
se in modo contraddittorio e ambivalente) alla fortuna internazionale di Manzoni. Spesso
infatti nei paesi anglosassoni le sue opere venivano lette e discusse attraverso una mediazione
italiana francese o tedesca un complesso scambio di edizioni e di recensioni.