Fra le molteplici opere di Giacomo Leopardi scrittore precoce e prolifico come pochi manca
un'autobiografi a: restano i progetti giovanili abbozzi ricchi di spunti ispirati a Rousseau
e Alfieri mai portati a termine. Eppure la «storia di un'anima» di Leopardi potrebbe non
essere stata completamente abbandonata se non nella forma originaria del romanzo.
All'interruzione dell'ultimo abbozzo nel 1825 potrebbe infatti corrispondere una nuova
prospettiva orientata anche da circostanze biografiche. Leopardi confrontatosi con il
commento alle Rime di Petrarca e la compilazione della Crestomazia poetica si è forse ispirato
a queste autobiografi e liriche per ridisegnare l'indice dei Canti e raccontare la sua vita con
il linguaggio evocativo e nel contempo controllato dei versi.