«L'impresa di cercare di scrivere romanzi apocrifi cioè che immagino siano scritti da un
autore che non sono io e che non esiste l'ho portata fino in fondo nel mio libro Se una notte
d'inverno un viaggiatore. È un romanzo sul piacere di leggere romanzi protagonista è il
Lettore che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla
sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l'inizio di dieci romanzi d'autori
immaginari tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro ... Più che d'identificarmi
con l'autore di ognuno dei dieci romanzi ho cercato d'identificarmi col lettore: rappresentare
il piacere della lettura d'un dato genere più che il testo vero e proprio. Ma soprattutto ho
cercato di dare evidenza al fatto che ogni libro nasce in presenza d'altri libri in rapporto e
confronto ad altri libri.»