Perché Maria sia finita a vivere in casa di Bonaria Urrai è un mistero che a Soreni si fa
fatica a comprendere. La vecchia e la bambina camminano per le strade del paese seguite da uno
strascico di commenti malevoli eppure è così semplice: Tzia Bonaria ha preso Maria con sé la
farà crescere e ne farà la sua erede chiedendole in cambio la presenza e la cura per quando
sarà lei ad averne bisogno. Quarta figlia femmina di madre vedova Maria è abituata a pensarsi
lei per prima come "l'ultima". Per questo non finiscono di sorprenderla il rispetto e le
attenzioni della vecchia sarta del paese che le ha offerto una casa e un futuro ma
soprattutto la lascia vivere e non sembra desiderare niente al posto suo. "Tutt'a un tratto era
come se fosse stato sempre così anima e fili'e anima un modo meno colpevole di essere madre e
figlia". Eppure c'è qualcosa in questa vecchia vestita di nero e nei suoi silenzi lunghi c'è
un'aura misteriosa che l'accompagna insieme a quell'ombra di spavento che accende negli occhi
di chi la incontra. Ci sono uscite notturne che Maria intercetta ma non capisce e una sapienza
quasi millenaria riguardo alle cose della vita e della morte. Quello che tutti sanno e che
Maria non immagina è che Tzia Bonaria Urrai cuce gli abiti e conforta gli animi conosce i
sortilegi e le fatture ma quando è necessario è pronta a entrare nelle case per portare una
morte pietosa. Il suo è il gesto amorevole e finale dell'accabadora l'ultima madre.