Gioia ha sempre pensato che ci fosse una parola per dare un senso a tutto. Dove quelle che
conosceva non potevano arrivare c¿erano quelle delle altre lingue: intraducibili ma piene di
magia. Ora il quaderno su cui appuntava quelle parole giace dimenticato in un cassonetto.
Gioia è diventata la notte del luminoso giorno che era: ha lasciato la scuola e non fa più le
sue chiacchierate belle come viaggi con il professore di filosofia Bove. Neanche lui ha le
risposte che cerca. Anzi proprio lui l¿ha delusa più di tutti. Dal suo passato emerge un
segreto inconfessabile che le fa capire che lui non è come credeva. Gioia non ha più certezze e
capisce una volta per tutte che il mondo non è come lo immagina. Che nulla dura per sempre e
che tutti prima o poi la abbandonano. Come Lo che dopo averla tenuta stretta tra le braccia
ha tradito la sua fiducia: era certa che nulla li avrebbe divisi dopo quello che avevano
passato insieme. Invece non è stato così. Gioia non può perdonarlo. Meglio non credere più a
nulla. Eppure Lo e Bove conoscono davvero quella ragazza che non sorride quasi mai ma che
quando lo fa risplende come una luce quella che ogni giorno si scrive sul braccio il verso
della sua poesia preferita. Che a volte cade eppure è felice. È quella la Gioia che deve
tornare a galla. Insieme è possibile riemergere dal buio e scrivere un finale diverso. Insieme
il rumore del mondo è solo un sussurro che non fa paura. Enrico Galiano ha finalmente deciso di
regalare ai suoi lettori il seguito di ¿Eppure cadiamo felici¿.