Come reagiscono Torquato Tasso e Giovan Battista Marino al contesto vigilante e normativo tra
Cinque- e Seicento? A partire dal rapporto che i due autori nutrono nei confronti delle norme e
delle regole si prendono in considerazione due tattiche evasive pensate per salvaguardare
lascivie e incanti nei poemi: da un lato l'allegoria dall'altro il travestimento. Il percorso
di Tasso è evolutivo e la sua opinione cambia in base all'interiorizzazione di leggi e valori
che portano a una rivalutazione delle opinioni iniziali mentre Marino trasgredisce le regole e
utilizza elementi tipicamente difensivi - quali l'allegoria - rovesciandoli e inventandone un
uso celatamente offensivo. In questo contesto vengono così rivalutate le allegorie paratestuali
dell'Adone di Marino finora mal considerate dalla critica e viene ripensato il percorso
tassiano in un'ottica che vede i due autori non come vittime di un sistema censorio ma come
partecipanti attivi.