In Pulvis et umbra due trame si svolgono in parallelo. Ad Aosta si trova il cadavere di una
trans. A Roma in un campo verso la Pontina due cani pastore annusano il cadavere di un uomo
che porta addosso un foglietto scritto. L'indagine sul primo omicidio si smarrisce urtando
contro identità nascoste ed esistenze oscurate. Il secondo lascia un cadavere che puzza di
storie passate e di vendette. In entrambi Schiavone è messo in mezzo con la sua persona. E
proprio quando il fantasma della moglie Marina comincia a ritirarsi mentre l'agente Caterina
Rispoli rivela un passato che chiede tenerezza e un ragazzino solitario risveglia sentimenti
paterni inusitati quando quindi la ruvida scorza con cui si protegge è sfidata da un po' di
umanità intorno le indagini lo sospingono a lottare contro le sue ombre. Tenta di afferrarle e
gli sembra che si trasformino in polvere. La polvere che lascia ogni tradimento.