Quella di Norma Cescotti Covelli è una lunga storia che attraversa il Novecento. In realtà
sono tante vicende legate insieme dal filo della vita che raccontano di famiglia di guerra di
amicizie e di amori vissuti in prima persona dalla protagonista. Questi però non sono fatti
ordinari. Oltre a una fine e minuziosa capacità di memoria la straordinarietà di questo libro
sta infatti nelle peripezie stesse che Norma ci racconta da custode incredibile di ricordi
che si intrecciano in continuazione fra famiglia storia e società. Per prima troviamo ad
esempio la drammatica e misteriosa vicenda di sua madre rimasta orfana di entrambi i genitori
a soli 8 anni poi Norma ancora bambina che riceve le attenzioni morbose di un funzionario
del tribunale mentre anni dopo è un curioso episodio di lei - eccellente atleta alle
competizioni sportive del regime fascista - a farci sorridere. Ma non solo. In tempo di guerra
leggiamo anche il racconto del suo legame affettuoso con Alois un soldato tedesco della
Wehrmacht e più avanti la circostanza in cui avrà salva la vita da un inspiegabile
bombardamento in cui moriranno una ventina di persone. Per arrivare infine ad anni più
recenti e più felici al dopoguerra alla famiglia al suo impegno come insegnante di esperanto
e infine alla pandemia dove neppure qui mancano altre storie avvincenti e del tutto singolari.
Oltre ad esse il lettore potrà trovare in tutto il libro anche perle di saggezza e momenti di
commozione grazie a questa donna eccezionale che ha attraversato indenne un intero secolo e
che ancora oggi a novantasei anni intende vivere il presente da vera protagonista.