Tutto facevano senza conoscenza finché io insegnai loro a distinguere il sorgere e il
tramontare degli astri e il numero. Eschilo Prometeo incatenato. Così inizia il testo di
Massimo Cacciari. Si parla di teatro anche se nella pagina non si può raccontare
l'indimenticabile spettacolo di Bustric. E di arte e di arti applicate come la struttura
geometrica e il significato spirituale del giardino Zen del Ryoanji a Kyoto. E di bolle di
sapone che non mancano quasi mai agli incontri veneziani bolle Quattro dimensioni e bolle
gigantesche che servono da modella alla piscina olimpica di Bejing. E si parla di infinito di
tanti infiniti sino a viaggiare nell'Ignoto spazio profondo titolo del film di Werner Herzog
proiettato a Venezia. Di musica di simulazioni al computer di suoni ed immagini e delle
creazioni dell'artista Paolo Barlusconi. Dopo dieci anni quella che sembrava una idea
improvvisata senza un grande futuro e' divenuta una occasione di interesse e fascinazione
che continuerà finché ci sarà qualcuno che ne sarà ancora sedotto.